Philip Watch: Storia, Modelli Iconici e il Segreto del Gentleman's Agreement con Patek Philippe
- I migliori orologi economici

- 29 set
- Tempo di lettura: 8 min
Introduzione: La Dualità che Definisce un Marchio

Nel vasto e affascinante universo dell'orologeria, pochi marchi possono vantare un'identità così complessa e stratificata come Philip Watch. La sua storia non è semplicemente una sequenza di date e modelli, ma la narrazione di un connubio indissolubile: la rigorosa precisione svizzera che si fonde con l'estro creativo e lo stile inconfondibile del design italiano. Questa "doppia cittadinanza" non è un mero slogan pubblicitario, ma la forza motrice che ha guidato il marchio per oltre 160 anni. Questo report definitivo si propone di esplorare ogni sfaccettatura di Philip Watch, dalle sue origini avvolte nel mistero fino alla sua posizione attuale, svelando i segreti che hanno plasmato il suo percorso. Il nostro obiettivo è offrire una guida completa che non si limiti a elencare fatti, ma che interpreti il loro significato, fornendo una prospettiva approfondita e autorevole per appassionati e collezionisti.
Le Origini e il Mistero dei Fondatori
L'Atto di Nascita: Napoli, 1858
La storia ufficiale di Philip Watch inizia nel 1858, in un'epoca in cui il Regno delle Due Sicilie era una fiorente capitale culturale ed economica. È qui che un orologiaio svizzero, François Philippe, un esponente di quella folta comunità elvetica che animava la vita partenopea, inizia a disegnare i primi orologi da polso. Questi segnatempo, frutto di un ingegno che viaggiava oltre i confini, venivano poi prodotti nel Giura svizzero, la sua patria di origine. Questa genesi a Napoli e la produzione in Svizzera hanno da subito sancito la doppia anima del marchio: un cuore tecnico elvetico e uno spirito creativo italiano. Nel tempo, l'attività crebbe, trasformandosi da un laboratorio artigianale a una vera e propria impresa. Il testimone passò al figlio, Jean Philippe, che scelse di spostare la sede della Maison a Biel, un altro centro nevralgico dell'orologeria svizzera.
Un aspetto meno noto, e che aggiunge una sfumatura affascinante alla narrazione delle origini, è la menzione di un possibile co-fondatore. Mentre le fonti ufficiali si concentrano sulla figura di François Philippe, una narrazione storica suggerisce che l'azienda sia nata dalla collaborazione di Philippe con un orologiaio napoletano, Filippo Giardiello, che insieme avrebbero fondato la fabbrica a La Chaux-de-Fonds. Sebbene non sia la versione universalmente riconosciuta, questa teoria non fa che arricchire il mito di Philip Watch, sottolineando come la sua identità si sia costruita su un dialogo profondo tra due culture orologiere.
Il Segreto del Nome: Il "Gentleman's Agreement"
Inizialmente, il marchio era conosciuto con il nome di "Philippe Watch". Questo nome, tuttavia, portava con sé una potenziale fonte di confusione con una delle più prestigiose maison svizzere. Nel 1947, infatti, Philip Watch aveva raggiunto un tale livello di fama e rispetto nel settore che i suoi orologi venivano spesso associati a quelli del ben più noto Patek Philippe.
Per risolvere questa omonimia e la possibile concorrenza percepita, le due aziende stipularono un accordo che passò alla storia come un "gentleman's agreement". Philip Watch accettò di cambiare il proprio nome nell'attuale dicitura, abbandonando la "e" finale. Questo atto non fu un segno di debolezza, ma al contrario, un'indicazione del prestigio e dell'alta qualità tecnica che il marchio partenopeo aveva conquistato a livello internazionale. Il fatto che una manifattura storica come Patek Philippe, fondata nel 1839 e nota per i suoi calibri in-house e le grandi complicazioni, abbia ritenuto necessario un accordo formale per distinguersi, dimostra inequivocabilmente la reputazione che Philip Watch si era costruita. L'episodio del cambio di nome diventa così uno dei punti di forza narrativi più significativi per i collezionisti, che vedono in Philip Watch un brand che un tempo giocava nella stessa lega dei giganti dell'alta orologeria.
I Movimenti: Il Cuore Tecnico tra Manifattura e Fornitura
L'Età d'Oro: Calibri Storici e Collaborazioni di Prestigio

Il dibattito tra movimenti "in-house" e movimenti di terze parti è un argomento centrale tra gli appassionati di orologeria. I movimenti "in-house," prodotti internamente dal marchio, sono considerati il culmine dell'esclusività e dell'eccellenza, ma i movimenti di alta qualità provenienti da fornitori specializzati offrono una combinazione imbattibile di affidabilità e accessibilità. Philip Watch, fedele alla sua filosofia di "valore per il denaro", ha sempre optato per quest'ultima strada, avvalendosi nel corso della sua storia di fornitori svizzeri di primissimo piano.

L'eredità meccanica del marchio è ricca e variegata. Nei modelli vintage, si possono trovare calibri di grande prestigio, come l'ETA 2522 e il Peseux 320, che alimentavano orologi classici come quelli della collezione Chaux-de-Fonds. Anche il calibro a carica manuale FHF 125 è stato utilizzato in modelli come la collezione "Ragno" degli anni '50. Philip Watch ha anche stretto collaborazioni storiche, come quella con Dubois Depraz, un fornitore di complicazioni di altissimo livello per le maison più blasonate, per la realizzazione di orologi complessi come quelli della collezione Wales. Un altro esempio emblematico è il Teknodiver, un cronografo degli anni '90 che ospitava il celebre movimento ETA Valjoux 7750, noto per la sua robustezza e onnipresenza nell'orologeria professionale.
La Strategia del Presente: Dai Movimenti Automatici ai Quarzi di Precisione
La strategia di Philip Watch nel presente, sotto la guida del Gruppo Morellato, continua a valorizzare i movimenti di fornitura, ma con un'attenzione particolare all'affidabilità e a una manutenzione più agevole. Molti dei modelli automatici più recenti, come il Caribe, utilizzano il movimento Sellita SW2, un calibro moderno e affidabile che rappresenta una valida alternativa al Valjoux per la sua robustezza. Altri segnatempo, come il Caribe Diving, sono equipaggiati con il calibro automatico STP1-11.

In parallelo, il marchio fa un uso sapiente dei movimenti al quarzo di alta precisione, un'evoluzione iniziata già negli anni '80 con la crescente popolarità di questa tecnologia. Modelli come l' Anniversary e il Sealion montano calibri svizzeri come il Ronda 515. La scelta di questi movimenti è un pilastro della filosofia del brand: mantenere un'alta qualità e una precisione impeccabile, pur contenendo i costi e offrendo un prezzo più accessibile rispetto a orologi con calibri "in-house". Questa strategia permette a Philip Watch di rivolgersi a un pubblico più ampio, offrendo segnatempo dal design ricercato e con la garanzia della manifattura svizzera, senza il prezzo esorbitante dell'alta orologeria.
I Capolavori del Tempo: Icone e Bestseller
L'Icona Indiscussa: La Collezione Caribe
Se un modello incarna appieno la storia e l'evoluzione di Philip Watch, questo è senza dubbio il Caribe. Nato negli anni '60 come un orologio subacqueo professionale, il Caribbean 1000 è stato un vero e proprio pioniere. La sua cassa monoblocco, un'innovazione tecnica rivoluzionaria per l'epoca, garantiva un'impermeabilità eccezionale fino a 1000 metri. Questo modello, insieme a varianti come il Caribbean 2000, ha cementato la reputazione del marchio come produttore di strumenti professionali di alta qualità. Non a caso, oggi i modelli vintage della linea Caribe sono molto ricercati e raggiungono quotazioni elevate sul mercato secondario.
Nel presente, la collezione Caribe non ha perso la sua aura di prestigio, ma ha ampliato il suo appeal. È diventata il bestseller del marchio, evolvendosi in diverse varianti per soddisfare i gusti di un pubblico più vasto. Linee come il Caribe Diving, il Caribe Sport e il Caribe Urban offrono un design versatile, che spazia dall'eleganza sportiva a una raffinatezza più metropolitana. Questa evoluzione da strumento subacqueo a icona di stile riflette la strategia moderna del marchio, che utilizza la sua eredità come fonte d'ispirazione per creare segnatempo contemporanei e accessibili.
I Volti del Successo Moderno: Roma, Blaze, Sunray e Oltre
Oltre all'onnipresente Caribe, Philip Watch ha consolidato il suo successo con diverse collezioni che sono diventate punti di riferimento per l'offerta attuale.
Museum: Con radici storiche che risalgono al '400, la collezione Museum rappresenta un ponte diretto con il passato del brand, offrendo un'eleganza classica e intramontabile. I modelli attuali, disponibili con movimenti al quarzo e automatici, mantengono la promessa di design e qualità a un prezzo competitivo.
Roma: Un'altra linea di punta, la collezione Roma, è apprezzata per il suo design elegante e versatile, con modelli che si adattano a ogni occasione, dal formale al casual.
Blaze: La collezione Blaze si distingue per il suo stile audace e sportivo, spesso arricchito da complicazioni come il cronografo.
Sunray: Con un design che evoca i raggi solari, la linea Sunray offre orologi raffinati e curati nei dettagli, disponibili in diverse varianti e con fasce di prezzo che rispecchiano la qualità della manifattura.
I prezzi degli orologi Philip Watch riflettono la loro natura accessibile, variando da poche centinaia di euro per i modelli al quarzo e solo tempo, fino a oltre 2000 euro per i cronografi automatici o quelli in materiali preziosi.
Ecco una tabella comparativa per orientarsi tra le collezioni più popolari:
Nome Modello | Tipologia | Movimento | Materiale Cassa | Prezzo Medio |
Caribe | Diver, Classico, Sportivo | Automatico, Quarzo | Acciaio, Oro, Placcato | 399€ - 1890€ |
Museum | Classico | Automatico, Quarzo | Acciaio, Ottone | 440€ - 590€ |
Roma | Classico | Automatico, Quarzo | Acciaio | 486€ - 1490€ |
Blaze | Sportivo, Cronografo | Automatico, Quarzo | Acciaio, Ottone | 420€ - 560€ |
Sunray | Classico | Automatico, Quarzo | Acciaio | 490€ - 1890€ |
Capsulette | Classico | Automatico, Quarzo | Acciaio | 2190€ - 2390€ |
Anniversary | Classico | Automatico, Quarzo | Acciaio | 299€ - 690€ |
Nota: I prezzi possono variare in base al rivenditore e alle specifiche del modello. Questa strategia di posizionamento ha però un impatto sulla percezione del marchio nel mercato globale. Mentre i collezionisti di vintage riconoscono e apprezzano l'eredità storica di Philip Watch, i consumatori moderni a volte lo considerano l'equivalente europeo di un "orologio da grande magazzino" di fascia media. Questo divario è una diretta conseguenza della sua moderna strategia aziendale, che ha spostato il focus da una nicchia di alta orologeria a una più ampia clientela, valorizzando l'estetica e l'accessibilità rispetto alla complessità meccanica.
Un Nuovo Capitolo: L'Acquisizione da parte del Gruppo Morellato
Il Passaggio di Proprietà: Da Sector a Morellato Group
La Philip Watch che conosciamo oggi è il risultato di una profonda trasformazione aziendale avvenuta nei primi anni del 2000. Dopo essere stata acquisita dal Gruppo Sector nel 2000, il marchio ha vissuto un secondo passaggio di proprietà nel 2006, quando l'intero Gruppo Sector è stato acquisito dal polo italiano del lusso Morellato Group. Questa acquisizione ha segnato un nuovo capitolo nella storia del brand, offrendo l'opportunità di "ampliare, sviluppare e dare risalto all'eccellenza delle sue creazioni", come ha affermato il Presidente di Morellato Group, Massimo Carraro.
Morellato Group, un'importante azienda italiana specializzata in gioielli e orologi, ha portato con sé una solida rete di distribuzione e una chiara visione strategica. L'obiettivo non era quello di trasformare Philip Watch in un produttore di movimenti "in-house" per competere con l'alta orologeria, ma piuttosto di capitalizzare sulla sua ricca storia e sul suo patrimonio di design per posizionarlo come un marchio di prestigio accessibile.
L'Impatto dell'Acquisizione: Strategia e Posizionamento di Mercato
L'appartenenza a un gruppo di dimensioni globali ha permesso a Philip Watch di mantenere la sua duplice anima, valorizzando al massimo la sinergia tra creatività italiana e tecnologia svizzera. La strategia attuale è chiaramente orientata a offrire un "valore fantastico per il denaro". L'uso di movimenti di terze parti moderni e collaudati come Sellita e Ronda, unito a un design curato e a materiali di alta qualità (come l'acciaio inossidabile e il vetro zaffiro ), permette al marchio di mantenere i prezzi in una fascia competitiva.
Questo posizionamento deliberato spiega la percezione del marchio sul mercato contemporaneo. Philip Watch non cerca di competere testa a testa con Patek Philippe o Rolex, ma si posiziona in un'area di mercato dove l'autentica storia, l'eleganza del design e la garanzia della certificazione Swiss Made si incontrano con la praticità e l'accessibilità. La transizione è stata un calcolo aziendale ben preciso, mirato a raggiungere un pubblico più ampio senza perdere la propria essenza storica. Il "gentleman's agreement" con Patek Philippe rimane un'eredità preziosa, ma l'obiettivo commerciale moderno è posizionare Philip Watch come un'opzione di valore per chi cerca un orologio elegante e affidabile con una storia autentica da raccontare.
Conclusione: Il Futuro tra Tradizione e Innovazione
Philip Watch ha percorso una storia straordinaria, iniziata a Napoli con la visione di un orologiaio svizzero e arrivata fino ai giorni nostri, plasmata da passaggi di proprietà e scelte strategiche audaci. La sua forza risiede proprio in questa dicotomia: la capacità di produrre orologi con il cuore tecnico svizzero nel pieno rispetto degli standard di qualità, e l'abilità di infondere in ogni modello l'eleganza e l'inventiva del design italiano.
Da pioniere con l'iconico Caribe 1000 degli anni '60, a protagonista moderno con collezioni di successo come Roma, Museum e le attuali declinazioni del Caribe, il marchio ha saputo rinnovarsi pur rimanendo fedele alle proprie origini. La sua attuale strategia, sotto la guida del Gruppo Morellato, non è un allontanamento dalla qualità, ma un'evoluzione pragmatica verso un modello che offre l'eccellenza della manifattura svizzera e l'estetica del design italiano a una clientela più ampia. Philip Watch si conferma così un'alternativa affascinante e accessibile per chi desidera un orologio con una storia ricca e un'eleganza senza tempo, senza il costo esorbitante delle grandi manifatture.






































Marchio che merita rispetto